Jan van Eyck - Diptych Crucifixion (Right Detail)(1430-40)

lunedì 20 novembre 2017

The Eruption of Mount St. Helens in, 1980




L'eruzione del 1980 del Monte Sant'Elena, uno stratovulcano situato nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, fu una delle più rilevanti mai avvenute nel XX secolo. Classificata come evento VEI-5, eruzione pliniana, l'eruzione fu l'unica davvero importante dal 1915, anno dell'eruzione del Lassen Peak in California.

L'eruzione fu preceduta da una serie di fenomeni sismici nei precedenti due mesi, e da sbocchi di vapore causati dalla pressione del magma a poca profondità sotto il vulcano.

Gli scienziati dell'USGS (United States Geological Survey) convinsero le autorità a chiudere il parco del Mount St. Helens al pubblico. Questa decisione salvò nei giorni dell'eruzione migliaia di vite.

Domenica 18 maggio alle 8:32 un terremoto causò il collasso dell'intera parete nord del vulcano, liberando milioni di metri cubi di gas, rocce e lapilli contenuti al suo interno.
La colonna di fumo che si venne a formare raggiunse un'altezza di 24 km nell'atmosfera, e riatterrando si depositò su 11 stati americani. Allo stesso tempo parte della neve e dei ghiacciai sulla vetta del monte si sciolsero, dando vita a una serie di fenomeni di frana, i Debris flow, cioè colate fangose e dense di detriti (alberi, piante, rocce, sabbia) che raggiunsero in poco tempo il Columbia river. 

Nell'eruzione persero la vita 57 persone e migliaia di animali. Furono devastati migliaia di chilometri quadrati dell'area protetta del parco, causando oltre un miliardo di dollari di danni e l'aspetto del Mount St. Helens cambiò radicalmente. 

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